La dieta chetogenica (o keto, dall’inglese keto diet) è una terapia dietetica basata sulla riduzione drastica dell’assunzione giornaliera di carboidrati. La chetosi fisiologica indotta da una dieta chetogenica, se adottata per un periodo di tempo limitato, agisce come una liposuzione naturale grazie al suo enorme potere brucia grassi, riduce l’appetito, migliora i principali marker di salute e aumenta il rendimento sia mentale che fisico. Molti atleti, infatti, seguono la dieta chetogenica per aumentare le proprie prestazioni.
Se la dieta chetogenica é stata concepita fin dai primi anni del secolo scorso come trattamento medico per la cura dell’epilessia infantile farmacoresistente, nel corso del secolo le applicazioni di questo approccio dietetico sono decuplicate sia in situazioni fisiologiche (aumento delle prestazioni sportive) che patologiche. Se giá da decenni la dieta chetogenica é usata per ottenere rapide riduzioni di peso, solo di recente, però, la chetosi ottenuta con questo tipo di approccio è stata accreditata in protocolli ben strutturati per la terapia dell’obesità
Tabla de contenidos
- Cos’è la dieta chetogenica e come funziona?
- Tipi di dieta chetogenica
- Chetosi nutrizionale versus chetoacidosi patologica
- 10 benefici nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità
- 1. La dieta chetogenica ha un potente effetto bruciagrassi
- 2. Ha azione anti-fame
- 3. La dieta chetogenica potenzia la massa muscolare
- 4. Aumenta le prestazioni mentali e la resistenza fisica
- 5. Migliora il tuo umore
- 6. La dieta chetogenica ha azione antinfiammatoria
- 7. Migliora la risposta all’insulina e il controllo gluco-metabolico
- 8. Riduce il rischio di cancro
- 9. La sua semplicità mantiene alta l’aderenza
- 10. Rieduca a una sana alimentazione nella fase di transizione
Cos’è la dieta chetogenica e come funziona?
Mentre gli stili alimentari più comuni come la dieta mediterranea si basano su una predominanza di carboidrati (circa 50%), seguiti dai grassi (30%) e dalle proteine (20%), una dieta chetogenica prevede un’assunzione di carboidrati drasticamente ridotta (meno di 20- 50 g/giorno).
La restrizione calorica insieme alla drastica riduzione dell’apporto di carboidrati promuove, a seguito della modificazione del rapporto tra glucagone e insulina, uno shift metabolico nel corpo che inizia a “bruciare” i grassi per ottenere energia. I grassi vengono mobilizzati dai depositi adiposi (i famosi “cuscinetti”) e ne viene stimola l’ossidazione a scopo energetico.
L’eccesso di acetil-CoA viene utilizzato per la produzione di corpi chetonici nel fegato (acetone, acetoacetato, D-beta-idrossibutirrato) come residuo metabolico della produzione di energia dai grassi (dieta chetogenica significa infatti “dieta che produce corpi chetonici”). Queste molecole chiave dei successi della dieta chetogenica inducono sazietà a livello del sistema nervoso centrale e rappresentano un efficace substrato nutrizionale in assenza di glucosio.
Semplificando quello che in realtà è un processo metabolico abbastanza complesso, possiamo dire che quando gli zuccheri nella dieta si riducono notevolmente, come nel caso di una dieta caratterizzata da un apporto giornaliero di carboidrati compreso tra 20 e 50 grammi, dopo un paio di giorni iniziano le cellule per estrarre energia da grassi e proteine. I prodotti della combustione del grasso corporeo sono “corpi chetonici”, sostanze che sfruttano al meglio l’energia del tessuto adiposo, che si riduce, a differenza della massa magra del corpo (muscoli) che non ne risente.
I corpi chetonici sono combustibili alternativi essenziali che consentono agli esseri umani di sopravvivere a periodi di carenza di glucosio indotti dal digiuno o dal basso apporto di carboidrati. Una dieta chetogenica induce il corpo a bruciare i grassi per l’energia che non proviene più dagli zuccheri.
La formazione dei corpi chetonici non è immediata e, quindi, è necessario attendere almeno 36 ore prima di sfruttare l’effetto anti-fame di questi composti.
Tipi di dieta chetogenica
Naturalmente, non si puó più parlare di un solo tipo generico di dieta chetogenica. Sebbene tutte le terapie chetogeniche abbiano in comune la drastica riduzione dell’assunzione di carboidrati (a meno di 50g/giorno), se ne devono distinguere almeno due tipi:
- VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet) che è una chetoterapia finalizzata alla perdita di peso, al trattamento dell’obesità grave e delle malattie associate all’obesità. Un’accreditata alternativa alla dieta mediterranea ipocalorica classica, per il trattamento dell’obesità è il piano alimentare basato Si tratta di una dieta ad apporto calorico molto basso (very low caloric diet, VLCD), normoproteica, ipolipidica e ipoglucidica che, concepita riducendo prevalentemente i carboidrati rispetto a proteine e lipidi, induce chetosi (VLCKD) ed é efficaci nella riduzione sia del peso in eccesso che della resistenza insulinica. Questa dieta non fornisce abbastanza grasso per estrarre energia sufficiente per soddisfare le esigenze del corpo. Pertanto, il corpo inizia a estrarre energia “bruciando” il grasso dal tessuto adiposo. Quindi il grasso corporeo viene solitamente ridotto rapidamente e drasticamente, a differenza della massa corporea magra (muscoli) che non è interessata.
- Dieta chetogenica normocalorica, normoproteica, ipoglucidica e iperlipidica, basata sull’assunzione di un’alta percentuale di grassi a scapito di carboidrati e proteine, per pazienti con disturbi neurologici quali l’epilessia resistente ai farmaci o l’emicrania), asma e altre condizioni sperimentali
La dieta chetogenica combatte l’emicrania-> LEGGI L’ARTICOLO
LA DIETA CHETOGENICA ATTENUA L’ASMA -> LEGGI L’ARTICOLO
Essendo una TERAPIA e non una semplice dieta (tanto che si definisce anche chetoterapia), la sua prescrizione e il suo monitoraggio richiedono lo stretto controllo di professionisti specializzati.
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Chetosi nutrizionale versus chetoacidosi patologica
I corpi chetonici sono prodotti regolarmente in piccole quantità nel corpo e sono facilmente eliminati con l’urina e la respirazione polmonare. Al contrario, la dieta cheto induce un aumento della sua concentrazione superiore al normale. Questa condizione metabolica è chiamata chetosi fisiologica.
In corso di chetosi fisiologica nutrizionale, infatti, l’insulina è normalmente efficace sul controllo glicemico, la chetonemia raggiunge concentrazioni non superiori alle 7–8 mM/L e il pH non si sposta verso valori drammaticamente più bassi del normale. Nulla di paragonabile alla chetoacidosi diabetica, un quadro patologico in cui la chetonemia può raggiungere oltre le 25 mM/L.
Sebbene l’aumento dei corpi chetonici nel sangue tenda ad abbassare il pH del sangue, l’errore di molti detrattori della dieta chetogenica è confondere la chetosi nutrizionale (o chetosi fisiologica) con la chetoacidosi, un quadro patologico che si verifica nel diabete non trattato.
“L’origine della chetosi diabetica risiede nella mancanza assoluta di insulina (come nel diabete di tipo 1) o più raramente nella sua inefficacia (diabete mellito scompensato) ove, per l’impossibilità dei tessuti extraepatici di utilizzare il glucosio, aumenta la gluconeogenesi epatica e la proteolisi. A iperglicemia, glicosuria e diuresi osmotica si aggiunge incremento della lipolisi, degli acidi grassi non esterificati e dei corpi chetonici. La forte diminuzione della riserva alcalina, unita all’ipovolemia e alla sofferenza renale, porta ad acidosi. La chetoacidosi diabetica consiste nella triade chetosi, iperglicemia, acidosi. Con la VLCKD (controindicata nel DMT1) l’apporto proteico e la riduzione dei carboidrati garantiscono la stabilità della glicemia attraverso la gluconeogenesi epatica e ciò promuove la secrezione basale d’insulina, fondamentale a mantenere stabile la chetonemia: la presenza di insulina, infatti, modula la chetogenesi impedendo l’instaurarsi di una chetoacidosi patologica”. [Spera, Mariani. L’Endocrinologo 2017]
10 benefici nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità
1. La dieta chetogenica ha un potente effetto bruciagrassi
La terapia chetogenica VLCKD è considerata una vera e propria “liposuzione nutrizionale” poiché induce una rapida e progressiva perdita di peso con riduzione selettiva della massa grassa. Se stai cercando di perdere peso e sei fortemente sovrappeso o obeso o hai bisogno di perdere gli ultimi 7-8 kg di grasso per rientrare nei range normali in base alla tua età, sesso e costituzione, ma sembra che il tuo peso sia stagnante e non c’è modo di scendere, quindi una dieta chetogenica può essere un valido strumento per te, in quanto aiuta il corpo ad accedere ed eliminare il grasso corporeo. Le persone obese possono beneficiare in particolare di questo metodo.
CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI -> LEGGI L’ARTICOLO
2. Ha azione anti-fame
La chetosi ha un’azione diretta sui meccanismi di regolazione dell’appetito. Quando la riduzione di peso è ottenuta tramite una dieta chetogenica VLCK, durante la terapia non si osserva alcun incremento di grelina circolante, un ormone gastrointestinale ad azione oressigena (stimola la fame). Questo dato é importante e fa sí che durante una VLCKD sia fortemente ridotta la sensazione soggettiva di appetito. L’ormone é anche ritenuto responsabile della sensazione di appetito che segue alla riduzione di peso ottenuta con la dieta e, quindi, della conseguente ripresa del peso perso nel caso di diete non chetogeniche.
Inoltre, i corpi chetonici stessi svolgono un’importante azione anti-fame (effetto anoressizzante), agendo sul centro nervoso della sazietà, situato a livello ipotalamico. Una fame costante e incontrollata può farti mangiare più calorie di quelle che puoi bruciare, portando ad un aumento di peso. La dieta chetogenica può invece aiutarti a evitare questo problema, perché riducendo l’assunzione di carboidrati, mantiene i livelli di insulina ed evita grandi picchi di appetito. Perdere peso é pertanto più facile.
TI CAPITA DI MANGIARE PER STRESS, TRISTEZZA o APATIA? -> LEGGI L’ARTICOLO sulla FAME NERVOSA
3. La dieta chetogenica potenzia la massa muscolare
Jeff Volek, Ph.D, è un dietologo professionista specializzato nell’applicazione di diete ricche di grassi e povere di carboidrati per il miglioramento delle prestazioni atletiche. In uno dei suoi libri, afferma che i chetoni hanno una struttura simile agli aminoacidi a catena ramificata, utili per costruire massa muscolare. I chetoni ci permettono inoltre di conservare questi amminoacidi, lasciandone disponibili alti livelli circolanti, e quindi contribuiscono ad aumentare la massa muscolare.
La chetosi indotta con una dieta chetogenica agisce come una liposuzione alimentare grazie al suo enorme potere bruciagrassi, riduce l’appetito, migliora i principali marker di salute, aumenta le prestazioni mentali e fisiche
4. Aumenta le prestazioni mentali e la resistenza fisica
La chetoterapia fornisce energia costante e aumenta le prestazioni mentali e la resistenza fisica. I corpi chetonici hanno un effetto energizzante, utile e necessario in assenza di zuccheri. Durante tutta la terapia c’è un accesso costante a tutta l’energia dai depositi di grasso. Molti sono infatti gli atleti ce seguono la dieta chetogenica per aumentare le proprie prestazioni.
5. Migliora il tuo umore
CONTROINDICAZIONI DI UNA DIETA CHETOGENICA -> LEGGI L’ARTICOLO
6. La dieta chetogenica ha azione antinfiammatoria
La chetosi indotta dalla chetoterapia agisce riducendo l’infiammazione sistemica, migliorando i principali indicatori di salute e riducendo i principali fattori di rischio cardiometabolico: livelli di colesterolo, zucchero nel sangue, insulina e pressione sanguigna, tra gli altri.
7. Migliora la risposta all’insulina e il controllo gluco-metabolico
Quando mangi i carboidrati, questi ultimi vengono scomposti in zuccheri semplici nel corpo. Di conseguenza, i livelli di zucchero nel sangue aumentano e causano picchi di insulina. Nel tempo, se il consumo é eccessivo, è possibile sviluppare resistenza all’insulina, che potrebbe trasformarsi in diabete di tipo 2. Con la dieta chetogenica, l’assunzione di carboidrati è così bassa che il pancreas “riposa” per tutto il tempo della terapia e non si osservano picchi di carboidrati o di insulina. Riduce significativamente la resistenza all’insulina e di conseguenza si riduce l’impatto negativo dei suoi alti livelli sull’organismo.
Lo stato prolungato di chetosi migliora di conseguenza il controllo della glicemia e previene/tratta il diabete di tipo 2. I livelli di zucchero nel sangue sono più controllati. Naturalmente, se questo è facile da ottenere per tutta la durata della dieta chetogenica, le successive fasi di transizione verso una dieta equilibrata e sana sono assolutamente fondamentali per evitare un drammatico “effetto rebound”.
8. Riduce il rischio di cancro
Il cancro è una malattia devastante e una delle principali cause di morte in tutto il mondo. A peggiorare le cose, i medici hanno quasi ignorato l’evidenza che il cancro è un problema metabolico e mitocondriale, facendo fallire le terapie convenzionali contro il cancro.
Quello che molte persone non sanno è che le cellule tumorali si nutrono principalmente di zucchero. Da questo punto di vista, la terapia chetogenica può essere un aiuto importante. Privandole della loro principale fonte di energia e limitando le proteine, le cellule tumorali sono limitate nella loro capacità proliferativa
“Tagliare” i carboidrati abbassa i livelli di glucosio, che è il carburante che alimenta le cellule tumorali.
La ricerca sulla dieta chetogenica come mezzo per combattere il cancro è cresciuta nel corso degli anni e i dati indicano che oltre a fungere da prevenzione del cancro, la dieta chetogenica potrebbe integrare le terapie convenzionali come la radioterapia e la chemioterapia.
9. La sua semplicità mantiene alta l’aderenza
Con l’uso di sostituti del pasto e un protocollo di riabilitazione personalizzato, una chetoterapia è relativamente facile da prescrivere e seguire e può essere ripetuta ciclicamente. Inoltre, a causa della riduzione della sensazione di fame e dei rapidi e clamorosi effetti dimagranti, questo tipo di terapia nutrizionale tende ad avere un’elevata aderenza.
10. Rieduca a una sana alimentazione nella fase di transizione
La dieta chetogenica, una volta finita, non lascia una persona a se stessa e al libero arbitrio da un giorno all’altro. La fase di transizione, che prevede la graduale reintroduzione e aumento dell’apporto giornaliero di carboidrati fino a tornare a valori accettabili, è una parte essenziale della terapia, di solito dura ALMENO lo stesso tempo della durata della fase VLCKD. É molto graduale per non stressare improvvisamente il pancreas e il metabolismo. L’obiettivo finale è riprogrammare le abitudini alimentari insieme al paziente, orientandolo verso una alimentazione equilibrata, sana e a basso impatto glicemico. Naturalmente, questa fase è così delicata per il successo a lungo termine della chetoterapia che il follow-up da parte di un operatore sanitario è essenziale.
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LETTURE RACCOMANDATE
- Dieta chetogenica: ruolo nel trattamento del sovrappeso e dell’obesità. Giovanni Spera · Stefania Mariani. L’Endocrinologo (2017) 18: 285-290
Life Coach specializzata in cambi di alimentazione e stile di vita, Dottore di Ricerca in Alimenti e Salute, Master Internazionale in Nutrizione e Dietetica
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